La curiosità non è donna… è social!

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La curiosità non è donna… è social!

I social: un mondo virtuale catapultato in quello reale. Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin: chi per un motivo, chi per un altro sono ormai parte integrante della nostra vita, sia privata che lavorativa. Il gergo social è entrato nel linguaggio comune, e i nostri comportamenti sono fortemente influenzati da come i nostri amici e conoscenti si comportano “SOCIALmente”. Pensiamo di sapere tutto, ma ne siamo sicuri?

Facebook: colori e popolarità

Vi sono alcuni aneddoti che girano sul web molto curiosi. Ad esempio Facebook: abbiamo davanti la sua schermata bianca e blu tutti i giorni, ma come mai la scelta è caduta proprio su questi due colori? Il bianco significa pulizia, innocenza, semplicità, mentre il blu riporta alla calma, alla soddisfazione e alla sicurezza. Ma questo non è l’unico motivo che ha portato il famoso social network a vestire queste tinte dagli effetti positivi. Il giovane ideatore Mark Zuckerberg soffre infatti di daltonismo per cui fatica a visionare correttamente il verde e il rosso, quindi ha pensato di scegliere un colore a più basso rischio di confusione per lui, e la scelta si è riversata sul blu.
Forse Zuckerberg però non poteva immaginare la popolarità del “suo” Facebook nelle cause di divorzio del Regno Unito. Sembra infatti che un terzo delle cause di questo tipo citi il famoso social network almeno una volta, diventando quindi parte integrante di carte e verbali in mano agli avvocati. Sapevate poi che con Facebook potreste guadagnarci anche voi? Sì avete letto bene: il social network offre una ricompensa minima di 500 dollari per chi riesce ad individuare una falla nel proprio sistema di sicurezza, raccoglierete la sfida? Da ultimo il web ci rivela (ma forse sarebbe meglio non saperlo) quanto “spende” al mese la gente su Facebook: ben 500 miliardi di minuti.

Twitter: tra cinguettii e numeri

C’è poi il cugino Twitter, la cui anagrafe ha lavorato parecchio prima di arrivare al nome definitivo, che in italiano significa cinguettio. Il più controverso è stato senza dubbio “Friendstalker“, ipotesi bocciata in quanto ritenuta troppo inquietante. A seguire Twitch,Twicher,Jitter... ma alla fine ha vinto Twitter, che nel suo “piccolo” accoglie ogni giorno 300mila nuovi utenti e riceve 180milioni visite al mese. Niente male per un “cinquettio”.

Linkedin: il nonno social

Sapete invece chi è il “nonno” dei social network? il più vecchio tra quelli trattati in questo articolo? Nasce il 5 maggio 2003: Linkedin, il più antico tra Facebook, Twitter e Instagram, tradotto in ben 6 lingue (italiano, inglese, francese, portoghese, spagnolo e tedesco). Utilizzato dall’ 80% delle imprese come strumento di reclutamento, Linkedin ha numeri da capogiro: accoglie un membro nuovo ogni secondo, ricevendo quasi 12 milioni di visitator ial giorno.

Instagram: un hashtag è per sempre

Che dire infine di Instagram: un mondo colorato fatto di foto, cuori per manifestare il proprio “Like“, ma soprattutto hashtag, ovvero il famoso simbolo del cancelletto associato a una o più parole. Classe 1988, l’hashtag entra a breve nel mondo dei trentenni, ma non è nato appositamente per Twitter o Instagram (ben più giovani infatti di 30 anni), bensì per essere usato in una delle prime chat con cui le persone avevano la possibilità di comunicare tra loro: la Internet Relay Chat. L’hashtag dei giorni nostri e che tutti conosciamo, ha cominciato a prendere piede prima su Twitter nel 2007, arrivando poi a Instagram, dove racconta le nostre foto con parole e frasi a volte anche inventate. E’ amato e odiato ma è sempre lì.
Ultima curiosità, il numero di selfie presenti su Instagram, e in continuo aumento: ben 57 milioni… ci siete anche voi?

 

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